Roberto Molteni​

Nasce a Lecco il 26/03/1976; il padre Cesare, lecchese, è metalmeccanico; la madre Angela, calabrese, è casalinga; nel 1980 nasce il fratello Marco e la famiglia vive a Dolzago, piccolo centro industriale della Brianza Lecchese.

Negli anni 1982 – 1990 frequenta le scuole elementari a Dolzago e le scuole medie ad Oggiono e manifesta le sue passioni per la poesia e la pittura, incoraggiato dalla maestra elementare Daniela Beretta.

Dal 1990 al 1995 frequenta il Liceo Scientifico GB Grassi in Lecco, assecondando le aspettative dei genitori che lo vorrebbero medico od ingegnere.

Dal 1995 al 2002 frequenta la facoltà di Giurisprudenza presso l’Università degli studi di Milano, laureandosi nell’ottobre 2002 con una tesi in Politica Economica dal titolo “L’allargamento ad Est dell’Unione Europea”.

Nell’anno 2000 frequenta per un semestre Erasmus la facoltà di giurisprudenza della Goethe Universitat di Francoforte, ove ha modo approfondire in lingua originale i testi di Nietzsche, che aveva letto al liceo.

Nell’agosto – settembre 2002, affitta con un compagno di studi una vecchia Fiat Tipo ed inizia una vacanza/avventura on the road da Vienna a Timisoara (Romania), facendo numerose tappe ed indagando le condizioni di vita dei cittadini dei paesi dell’Est che si stavano preparando all’ingresso nell’Unione Europea nel 2004; il viaggio toccherà Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Ungheria e Romania; alcune delle esperienze saranno poi descritte nel romanzo di fantasia “Mala Strana” pubblicato poi con Amazon nel 2022.

Nel 2003 pubblica la raccolta di poesie “L’artificiale Assoluto” che raccoglie le composizioni dell’adolescenza e della giovinezza, ispirata ai poeti del decadentismo francese, alla filosofia di Nietzsche ed alla musica dei Doors.

Dal 2003 al 2013 lavora, prima come praticante, poi come avvocato, nello studio legale Sangiorgio in Lecco; nel gennaio 2014 apre il Lecco il proprio Studio che tutt’ora gestisce.

Dal 2015 al 2017 è allievo del maestro Vittorio Martinelli, noto esponente dell’iperrealismo che amava definirsi “pittore manzoniano”; a questi anni risalgono le prime opere di Roberto Molteni, che hanno una forte impronta iperrealista nei paesaggi montani e nei ritratti femminili.

 

Nel 2018 si distacca dall’iperrealismo, fondando una propria corrente denominata dal critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso “Modificazonismo”, ossia “realismo impressionista”: la perfezione della forma paesaggistica e naturalistica non è più il fine ultimo, ma viene reinterpretata attraverso colori, prospettive ed humanitas che restituiscono all’osservatore una nuova immagine, pur nel rispetto delle forme, con significati nascosti e non immediatamente percepibili; sempre nel 2018 sposa la sua compagna Natalia.

Nel 2020, in piena pandemia Covid 19, anche a causa delle limitazioni imposte alle attività lavorative, si dedica maggiormente all’arte e la sua produzione subisce un notevole impulso; nell’ottobre 2020 partecipa per la prima volta ad una mostra collettiva intitolata “La Democrazia nell’Arte”, presso la Venice Art Gallery di Venezia, a cura del critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso.

Sempre nel 2020 collabora con la scrittrice Anna Giuliano ed illustra con 7 tavole ciascuno dei 7 capitoli del romanzo “L’intreccio Amore e Psiche” che verrà pubblicato nel 2021.

Nel settembre 2021 organizza con il Comune di Dolzago la prima mostra personale dal titolo “Luci del Modificazionismo”.

Dal 2021 e al 2023 partecipa a numerose mostre collettive a Venezia: “Amore e Psiche” (ottobre 2021); “Romantica Venezia” (febbraio 2022); “Marco Polo – La via della Seta” (settembre 2022); “Giacomo Casanova” (maggio 2023).

Nella primavera del 2022 pubblica il suo primo catalogo di 77 opere intitolato “Modificazionismo ovvero l’Artificiale Assoluto” con il supporto e la recensione critica della Venice Art Gallery di Venezia.

Nel settembre 2022 è invitato alla prestigiosa Mostra Internazionale presso il Castello del Lupo di Cogliate, dove espone insieme ad artisti del calibro di Luna Berlusconi e Maria Kononov.

Nel 2018 si distacca dall’iperrealismo, fondando una propria corrente denominata dal critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso “Modificazonismo”, ossia “realismo impressionista”: la perfezione della forma paesaggistica e naturalistica non è più il fine ultimo, ma viene reinterpretata attraverso colori, prospettive ed humanitas che restituiscono all’osservatore una nuova immagine, pur nel rispetto delle forme, con significati nascosti e non immediatamente percepibili; sempre nel 2018 sposa la sua compagna Natalia.

Nel 2020, in piena pandemia Covid 19, anche a causa delle limitazioni imposte alle attività lavorative, si dedica maggiormente all’arte e la sua produzione subisce un notevole impulso; nell’ottobre 2020 partecipa per la prima volta ad una mostra collettiva intitolata “La Democrazia nell’Arte”, presso la Venice Art Gallery di Venezia, a cura del critico d’arte Giorgio Gregorio Grasso.

Sempre nel 2020 collabora con la scrittrice Anna Giuliano ed illustra con 7 tavole ciascuno dei 7 capitoli del romanzo “L’intreccio Amore e Psiche” che verrà pubblicato nel 2021.

Nel settembre 2021 organizza con il Comune di Dolzago la prima mostra personale dal titolo “Luci del Modificazionismo”.

Dal 2021 e al 2023 partecipa a numerose mostre collettive a Venezia: “Amore e Psiche” (ottobre 2021); “Romantica Venezia” (febbraio 2022); “Marco Polo – La via della Seta” (settembre 2022); “Giacomo Casanova” (maggio 2023).

Nella primavera del 2022 pubblica il suo primo catalogo di 77 opere intitolato “Modificazionismo ovvero l’Artificiale Assoluto” con il supporto e la recensione critica della Venice Art Gallery di Venezia.

Nel settembre 2022 è invitato alla prestigiosa Mostra Internazionale presso il Castello del Lupo di Cogliate, dove espone insieme ad artisti del calibro di Luna Berlusconi e Maria Kononov.

Attestati di partecipazione alle mostre